Il Rullo: analisi tecnica

Aperto da Vasco Feligetti, Dic 18, 2024, 01:48

Vasco Feligetti

La storia del rullo è recente, le prime prove furono fatte negli appostamenti dove si cacciava sparando a fermo, ma fino agli anni 80 era poco utilizzato.  Un attrezzo fatto con il legno, allora era costruito artigianalmente quindi molto rudimentale, lo utilizzavano con il piccione, azionato insieme alla ribaltina per invitare il branco alla posa. Ha dato buoni risultati, personalmente non ho mai utilizzato il rullo, utilizzo come zimbelli soltanto le palombe sulla ribaltina, ma non nascondo che mi piacerebbe provare anche il rullo.

 Il rullo non richiede una forma geometrica particolare, è un cilindro fatto con diversi tipi di materiale che viene ricoperto con il sughero, diversamente per la "ribaltina" dove la forma geometrica ha la sua importanza, ampiamente trattata nella forma migliore in questa sezione riservata all'attrezzature per la caccia alle palombe, "COLOMBACCIO".  Il movimento del rullo sta nel farlo girare  più o meno veloce, non è un attrezzo che non richiede particolari accorgimenti strutturali.

L'evoluzione e il processo tecnologico è inarrestabile, negli ultimi anni anche l'attrezzatura per la caccia è stata molto modificata e migliorata soprattutto sotto l'aspetto della funzionalità, nei materiali e nella costruzione che molti anni fa era esclusivamente artigianale. Il vecchio sistema di movimentazione degli attrezzi però è rimasto sempre lo stesso, anche nella produzione industriale, quindi tutto quanto c'era da inventare per cacciare le palombe è stato inventato tanti anni fa.
 
Qualche anno fa il rullo era costruito molto più grande, spesso si utilizzava un ramo di orniello ricoperto con lo spago, ora lo spago è sostituito dal sughero, ben fatto, tutto molto semplice e abbastanza sensibile nella risposta, la quale, spesso, come per la ribaltina, è poco curata e condizionata dallo spessore troppo grande del cordino utilizzato.

 Anche gli da ostacoli che nel tragitto, dal capanno all'attrezzo, si  trovano  soprattutto nelle piante sono determinanti, ostacoli che vanno assolutamente evitati per mantenere il filo perfettamente teso, pena la scarsa sensibilità e difficoltà di utilizzo del rullo e non solo.
 
Allo scopo sono sufficienti soltanto due carrucole per muovere ogni attrezzo, rullo, ribaltina e stantuffo che sia, è importante utilizzare un filo molto sottile che si trova facilmente in commercio il quale sarà collegato con un altro pezzo di filo ma di spessore più grande per manovrare il rulllo ecc. facilmente con le mani o con un manipolo da dentro al capanno.

Esistono differenti modi di azionamento, i vecchi come me preferiscono il sistema tradizionale con il cordino e non solo per il rullo, ora esistono in commercio tanti attrezzi per la caccia alle palombe comandati elettricamente o in modo pneumatico che si azionano dal capanno, ma io rimango dell'idea che un semplice cordino assolve nel migliore dei modi il proprio compito, non costa nulla o quasi e molte applicazioni per la caccia devono esser più semplici possibile perché quello che non c'è non si rompe.

 La batteria, magari alimentata dal pannello solare, fa certamente comodo nel capanno ma si può comunque trovare scarica e poi ....

 Ma non è questo il motivo per il quale mi rifiuto di utilizzare il comando elettrico dell'attrezzatura, ma perché lo stesso non risponde al comando che voglio e posso impartire all'attrezzo utilizzando un semplice cordino, insomma forse sono troppo legato alle tradizioni e mai potrei fare a meno del mio cordino anche pieno di giunte.

Ora l'attrezzatura per insidiare il "MAGNIFICO" si trova ovunque e con il sistema di azionamento che preferisci bella e ben costruita, c'è solo l'imbarazzo della scelta, puoi azionare simultaneamente tanti rulli, ribaltine o pompe che vuoi con un telecomando, un semplice pulsante, ma non è per me, è roba per i giovani, sono vecchio e con qualche acciacco, una volta salito sul capanno non mi va di salire e scendere tante volte, e poi utilizzando il cordino non occorre la manutenzione e l'attenzione che richiede l'impianto elettrico per mantenere sempre efficienti tutti i componenti.

 Allora EVVIVA allo "spago" e a chi lo ha inventato, il materiale che ancora rimane l'unico componente, con il filo di ferro, che non sarà così semplice da sostituire.