REGIONE VENETO

Aperto da Vasco Feligetti, Mag 08, 2024, 16:50

Lore

Speriamo nei colombacci di ritorno allora, sono diventati di moda. (solo una battuta)
Lorenzo

Denis Bianchi

#75
Citazione di: Lore il Nov 20, 2024, 17:16Si ho solo controllato, aspettavo una opportunità migliore. Ma dopo la prima volta che ho visto l'attività di caccia al pomeriggio, ho capito che non c'era più nulla da fare.
Non è una critica alla caccia e ai cacciatori, che sono pienamente legittimati a farlo.
E' stata purtroppo una ulteriore verifica della mia tesi.
Ciao a tutti.
Lorenzo
.                        E si che la tua tesi Lorenzo è più che valida tanto è che non  si vede più un colombaccio fino al Padovano e si anche che di cibo ce n'era in terra per centinaia di migliaia di colombacci ma vedi il maltempo che ha stoppato i raccolti di soia vedi le troppe piogge vedi i campi allagati vedi la riluttanza dei colombacci a cibarsi nel fango vedi le moltissime unità di mezzi agricoli vuoi per arare vuoi per battere finalmente tutte le soie (laddove meritevoli di raccolta) vuoi per pulire i fossi nelle campagne appena il meteo si è rimesso al meglio e vuoi anche per l'effettiva pressione venatoria senza di fatto una adeguata regolamentazione ad hoc (lo si può proprio dire e tu me lo confermi).In quella piane quindi un apocalisse quanto una guerra per tutti i colombacci che se la sono data di ala battuta in luoghi più consonni allo svernamento: i Boschi in area di divieto pieni di ghianda per ora... Ritorneranno nelle piane ? In quelle poche stoppie che rimarranno se rimarranno. Difficile dirlo .
Un saluto a tutti....alla prossima, Denis

Seagate

Approfitto per ringraziarti dell'insegnamento e delle preziose notizie che condividi ...saluti

Lore

Si ho solo controllato, aspettavo una opportunità migliore. Ma dopo la prima volta che ho visto l'attività di caccia al pomeriggio, ho capito che non c'era più nulla da fare.
Non è una critica alla caccia e ai cacciatori, che sono pienamente legittimati a farlo.
E' stata purtroppo una ulteriore verifica della mia tesi.
Ciao a tutti.
Lorenzo

Seagate

Mi pare di capire che non sei andato tu a caccia in quel posto...

Lore

Come volevasi dimostrare. Dopo 3 giorni di caccia agli svernanti, questi se ne sono andati.
Era una zona isolata dai soliti percorsi venatori, in passato abbastanza tranquilla, per la specie, garantiva presenze fino a gennaio. Ora non più. I lecci sono ancora pieni di ghiande, la possibilità di pastura notevole.
Nonostante ciò se ne sono andati.
Salutiamo

Seagate

Son convinto anch'io che in condizioni favorevoli 200 km di mare non rappresentano un problema...proprio in questi giorni li vedono verso mare...Fiumicino... e la Sardegna si sta riempiendo sempre più...vedi chat...vari forum...

Denis Bianchi

#69
Citazione di: Seagate il Nov 15, 2024, 08:36Chiaro e più che plausibile...nel 2023 era forse meno difficile dare una spiegazione logica all'aumento...tappo a.nord Alpi per tutto ottobre e monitoraggio puntuale della linea centroeuropea...in questo 2024 intervengono altri fattori fermo restando lo spostamento dei luoghi di partenza...per il mio modestissimo parere non ultimo è il verificarsi di difficili condizioni di alimentazione lungo il tragitto a causa delle ripetute inondazioni verificatesi prima nei Balcani poi in Italia lato orientale...mi insegnate che alle palombe non piace zampettare nel fango...ipotizzo a conferma quanto riportato da Walter...colombi col gozzo vuoto nella quasi totalità...e da Ric...se ricordo bene...quando riferisce di aver avuto l'impressione che Mesola si fosse trasferita nella pedemontana appenninica...forse corro troppo...ma potrebbe anche essere una spiegazione...passatemi la parolona...alla fretta e poca confidenza delle palombe guidate dagli svernanti più avezzi alle insidie del territorio...
Continuo a correre...se così fosse...domanda...si può sperare ...fondatamente... in un rientro di qualche contingente verso gli abituali luoghi di svernamento...visto anche il sovraffollamento in terra sarda...
Concludo chiedendo scusa per la mia intrusione da dilettante nello studio della migrazione...
. Se ci fosse un rientro di svernanti verso il Delta ve lo farò conoscere... per ora da conferme certe di ieri il Veneto ha perso quei pochi che erano rimasti sul Delta .... Ovvio magari spostatisi verso Friuli o verso i primi contrafforti del Vicentino vedi Monti Euganei che sono zona Parco ma comunque eventuali ritorni sarebbero minimi e si tratterebbe solo di spostamenti svernanti locali. Da terra Sarda ritorno verso il continente non ne sono a conoscenza.Da terra Sarda so che l'anno scorso sono calati in Tunisia dove si mangiavano coltivazioni di farinacei piantati improvvisamente per sfruttare le forti piogge che ci sono state nel periodo estivo 2023 in Tunisia/Algeria aree  anche abbastanza boscose sul littorale meditteraneo e 180 km di mare da attraversare non sono nulla con venti favorevoli.
Un saluto a tutti....alla prossima, Denis

Seagate

Chiaro e più che plausibile...nel 2023 era forse meno difficile dare una spiegazione logica all'aumento...tappo a.nord Alpi per tutto ottobre e monitoraggio puntuale della linea centroeuropea...in questo 2024 intervengono altri fattori fermo restando lo spostamento dei luoghi di partenza...per il mio modestissimo parere non ultimo è il verificarsi di difficili condizioni di alimentazione lungo il tragitto a causa delle ripetute inondazioni verificatesi prima nei Balcani poi in Italia lato orientale...mi insegnate che alle palombe non piace zampettare nel fango...ipotizzo a conferma quanto riportato da Walter...colombi col gozzo vuoto nella quasi totalità...e da Ric...se ricordo bene...quando riferisce di aver avuto l'impressione che Mesola si fosse trasferita nella pedemontana appenninica...forse corro troppo...ma potrebbe anche essere una spiegazione...passatemi la parolona...alla fretta e poca confidenza delle palombe guidate dagli svernanti più avezzi alle insidie del territorio...
Continuo a correre...se così fosse...domanda...si può sperare ...fondatamente... in un rientro di qualche contingente verso gli abituali luoghi di svernamento...visto anche il sovraffollamento in terra sarda...
Concludo chiedendo scusa per la mia intrusione da dilettante nello studio della migrazione...

Denis Bianchi

#67
Qui sotto la mappa con le popolazioni evidenziate in verde che normalmente scendono tutte su Bulgaria Grecia e Turchia... a proposito dei colombacci in Bulgaria proprio Enrico Cavina sa e conosce di quella linea migratoria avendo anche cacciato in quei luoghi.Tral'altro proprio gli studi sugli isotopi fatti qualche anno fa confermano le linee migratorie di quelle aree verso Bulgaria Turchia vedere a proposito le anticipazioni degli studi iniziati con Il prof.canadese Keith Hobson (purtroppo ora deceduto)...Studio che sarà sicuramente ultimato comunque dallo staff che lo aveva iniziato insieme a lui. Ovvio come si diceva si ipotizza e bisognerebbe conoscere quale è la quantità di migranti mancante in quelle aeree di svernamento quali Bulgaria Turchia financhè Cipro. Inoltre già sappiamo di quanti milioni in più sia la migrazione dei colombacci entrati sulla Sardegna e sulla Corsica tral'altro difficili da cacciare causa la notevole quantità dei branchi lì svernanti. 
Un saluto a tutti....alla prossima, Denis

Denis Bianchi

#66
Citazione di: Seagate il Nov 14, 2024, 20:50Se ho ben capito si ipotizza che i colombi ucraini si siano in buona parte spostati a nidificare verso Bielorussia e Polonia andando ad ingrossare i contingenti che migrando verso SO interessano anche la ns penisola...prima della guerra quei colombi andavano quindi verso Grecia...Turchia...abbiamo qualche riscontro da questi paesi...esiste qualcosa di simile alle ns.chat e forum...
.                      Esattamente si ipotizza.... Diversamente qualcuno può forse ipotizzare un aumento così notevole ( causato da super riproduzione della specie) delle sole popolazioni che già transitavano due anni fa ed anche prima di due anni fa sull'Italia ? Non esiste e perché mai solo quelle popolazioni dovrebbero aumentare così notevolmente mentre tutte le altre che migrano verso i Pirenei sembrano addirittura piuttosto in calo ? Praticamente le popolazioni disegnate con puntini verdi nella cartina allegata che segue sono state spostate dall'Ucraina e dslla Russia sud-ovest per la maggiore più verso Nord ovest ossia verso Polonia del sud e verso Bielorussia. Dunque qualcosa di notevole è successo e proprio due anni di guerra possono avere causato il notevole diversamente chi ci spiegherebbe un aumento riproduttivo della specie di tal genere solo sulla linea di migrazione mediterranea ?
Un saluto a tutti....alla prossima, Denis

Seagate

Se ho ben capito si ipotizza che i colombi ucraini si siano in buona parte spostati a nidificare verso Bielorussia e Polonia andando ad ingrossare i contingenti che migrando verso SO interessano anche la ns penisola...prima della guerra quei colombi andavano quindi verso Grecia...Turchia...abbiamo qualche riscontro da questi paesi...esiste qualcosa di simile alle ns.chat e forum...

Denis Bianchi

#64
Citazione di: Lore il Nov 14, 2024, 18:04
Citazione di: Denis Bianchi il Nov 14, 2024, 09:51A mio avviso l'aumento esagerato/anomalo della quantità migrante, sull'Italia in questi soprattutto ultimi due anni non è dovuto ad una riproduzione della specie in Surplus. Le quantità in un anno non possono aumentare a dismisura causa eccessiva riproduzione come potrebbe sembrare. A mio avviso la guerra in Ucraina e Russia a confine ha spostato enorme quantità di selvatici più verso nord-Ovest aumentando notevolmente di conseguenza i flussi migratori sull'Italia. Immaginatevi da quando è iniziata la guerra cosa è diventata l'Ucraina e tutta la zona russa confinante l'Ucraina nelle campagne (non più coltivate in gran parte in Ucraina ) nei boschi e foreste la distruzione causata dai mezzi militari,
Io sono convinto che ci sia anche un altro determinante motivo.
La caccia fino a gennaio delle popolazioni svernanti negli ultimi 10/15 anni si è intensificata in modo esponenziale.
Mentre agli inizi degli anni 2000 di cacciatori che seguivano i contingenti che si fermavano nel Delta eravamo in pochissimi, (solo io e 2 romagnoli), negli anni scorsi e anche quest'anno mi sono trovato spesso a confrontarmi con diversi gruppi di cacciatori che purtroppo hanno una influenza deleteria sulla permanenza in questi  luoghi dei colombacci.
Avevo constatato in passato che continuare a cacciare su questi soggetti anche al pomeriggio era un sistema che spaventava molto i colombacci e non tornavano più su queste pasture, mentre limitarsi ad un carniere onesto (per questi periodi) e fermare la caccia alle 12 e per una sola volta la settimana, continuava a dare risultati nel tempo. Ma non c'era nessun altro che li cacciava.
Negli ultimi anni l'abbondanza del selvatico ha fatto gola a molti altri cacciatori, specialmente i giovani. Poi, senza intento polemico, la facilità, rispetto al passato, di attrezzarsi con giostre molto attiranti, senza dover faticare a mantenere  per anni e soprattutto addestrare a dovere i piccioni da richiamo ha comportato una pressione venatoria a dismisura, non sopportabile dai colombi svernanti.
E' mia convinzione che la memoria dei colombacci per la caccia eccessiva sia stata il fattore determinate che ha ha causato l'abbandono di questi territori per lo svernamento dei nostri colombacci.
.                      Non voglio entrare in polemiche sul fatto dell'utilità del vivo o delle giostre. Aggiungo solo che non tutti possono detenere dei piccioni per problemi di vicinato, di spazio, di tempo, o anche per mancanza di capacità o per ignoranza di come fare o perché cessa un epoca e ne inizia un'altra nella vita di ogni cacciatore.  Che dovrebbero fare tutti questi cacciatori? Non cacciare la specie ??!! Aggiungerei solo che se divieti arriveranno sarà proprio divieto del vivo usato come richiamo quindi calma e sangue freddo perché sull'utilizzo del vivo se ne vedono di tutti i colori basta osservare quel che viene postato sui siti internet e mi fermo qui... Direi che tutto sommato chiudere l'attività venatoria sulla specie ad un orario anticipato nel pomeriggio è un ottima cosa come lo è anche chiuderla anche il lunedì ed il mercoledì( come già sussiste attorno a Mesola a mare della Romea da una vita). Ciò non risolverà comunque il problema della diminuzione di popolazioni svernanti vedi appunto Mesola che ha perso quest'anno tutta la popolazione svernante prima del Veneto malgrado chiusura caccia alle ore 16:00 in area preparco e divieto di caccia il lunedì e mercoledì a mare della Romea. No la causa è la troppa quantità di colombacci migranti presente sui luoghi dove svernare inquanto la specie si accorge benissimo che il nutrimento non è/non sarà sufficiente per tutti vedi anche le arature precoci con semine precoci ecc. Oltretutto quest'anno le troppe abbondanti piogge hanno allagato e reso fangose il 90% delle stoppie di mais mentre le colture di soia al 80% non sono state raccolte. Troppa abbondanza di colombacci nuovi in questi luoghi troppo poche stoppie di mais praticabili(il colombaccio non vuole fango ai piedi) e quasi nulle le stoppie di soia ed anche troppa pressione venatoria ma per ultima questa ( non dappertutto è così ma se ne sono andati ugualmente). Mi ripeto:  spero nella cessazione della guerra in Ucraina ( ovvio cessassero tutte in primis le guerre ) e la conseguente diminuzione della quantità migrante sul Delta ed avremmo nuovamente gli svernanti sul Delta zona più zona meno ma li riavremmo.
Un saluto a tutti....alla prossima, Denis

Lore

Citazione di: Denis Bianchi il Nov 14, 2024, 09:51A mio avviso l'aumento esagerato/anomalo della quantità migrante, sull'Italia in questi soprattutto ultimi due anni non è dovuto ad una riproduzione della specie in Surplus. Le quantità in un anno non possono aumentare a dismisura causa eccessiva riproduzione come potrebbe sembrare. A mio avviso la guerra in Ucraina e Russia a confine ha spostato enorme quantità di selvatici più verso nord-Ovest aumentando notevolmente di conseguenza i flussi migratori sull'Italia. Immaginatevi da quando è iniziata la guerra cosa è diventata l'Ucraina e tutta la zona russa confinante l'Ucraina nelle campagne (non più coltivate in gran parte in Ucraina ) nei boschi e foreste la distruzione causata dai mezzi militari,
Io sono convinto che ci sia anche un altro determinante motivo.
La caccia fino a gennaio delle popolazioni svernanti negli ultimi 10/15 anni si è intensificata in modo esponenziale.
Mentre agli inizi degli anni 2000 di cacciatori che seguivano i contingenti che si fermavano nel Delta eravamo in pochissimi, (solo io e 2 romagnoli), negli anni scorsi e anche quest'anno mi sono trovato spesso a confrontarmi con diversi gruppi di cacciatori che purtroppo hanno una influenza deleteria sulla permanenza in questi  luoghi dei colombacci.
Avevo constatato in passato che continuare a cacciare su questi soggetti anche al pomeriggio era un sistema che spaventava molto i colombacci e non tornavano più su queste pasture, mentre limitarsi ad un carniere onesto (per questi periodi) e fermare la caccia alle 12 e per una sola volta la settimana, continuava a dare risultati nel tempo. Ma non c'era nessun altro che li cacciava.
Negli ultimi anni l'abbondanza del selvatico ha fatto gola a molti altri cacciatori, specialmente i giovani. Poi, senza intento polemico, la facilità, rispetto al passato, di attrezzarsi con giostre molto attiranti, senza dover faticare a mantenere  per anni e soprattutto addestrare a dovere i piccioni da richiamo ha comportato una pressione venatoria a dismisura, non sopportabile dai colombi svernanti.
E' mia convinzione che la memoria dei colombacci per la caccia eccessiva sia stata il fattore determinate che ha ha causato l'abbandono di questi territori per lo svernamento dei nostri colombacci.

Denis Bianchi

#62
Vivendo anche con i ricordi Buona visione: Era il  18/10/2024 https://vm.tiktok.com/ZNec3h2hu/
Un saluto a tutti....alla prossima, Denis