Per troppo tempo questa attività è stata ostacolata con strategie ostruzionistiche, adesso però sono state introdotte sostanziali novità:
• L’attività di caccia sarà formalmente consentita per ciascuna intera annata venatoria (intervenendo direttamente sul testo della 157/1992);
• Riconoscimento delle associazioni venatorie come parte in giudizio nel caso di impugnazione dei calendari venatori;
• Termine di 30 giorni dalla pubblicazione del calendario venatorio per la sua impugnazione;
• Regolare svolgimento dell’attività venatoria nel caso di accoglimento della domanda cautelare, sino alla pubblicazione della sentenza di merito, utilizzando come riferimento l’ultimo calendario venatorio legittimamente approvato.
È un primo passo certamente non risolutivo, ma importante nel dare risposte e certezze ad un mondo, quello venatorio, da sempre in prima linea nel custodire l’ambiente, garantendo l’equilibrio degli habitat.
Maria Cristina Caretta (FDI)