OLTRE IL COLOMBACCIO… LA BECCACCIA
Silvio Spanò: omaggio alla memoria
di Enrico Cavina
Il 14/febbraio 2024 è mancato il prof. Silvio Spanò, professore Ordinario di Zoologia applicata nell’Università di Genova.
Tutto il mondo venatorio lo ha ricordato: https://www.arcicaccianazionale.it/cordoglio-nel-mondo-venatorio-per-la-scomparsa-del-prof-silvio-spano/
Il Club Italiano della Beccaccia ne ha dato l’annuncio tracciando il Suo profilo di Scienziato, Cacciatore, Cinofilo, Ornitologo, di certo in Italia il più qualificato Ricercatore e Studioso della Beccaccia che in termini rigidamente scientifici è stato capace di studiare per mezzo secolo tutti gli aspetti e dettagli della fenologia della Specie Scolopax rusticola.
Personalmente ho perso un vero amico di Scienza ed un punto di riferimento per come applicarsi allo studio delle migrazioni con rigidità di metodo e di ricerca.
Con Lui per oltre un decennio ho avuto un costante scambio di Email sinanco a pochi giorni dalla Sua scomparsa.
È stato Autore di nove Monografie anche su Quaglia e Pernice rossa. Ha avuto costanti collaborazioni internazionali (Russia, Francia) ed è stato iniziatore con il Club della Beccaccia di un sito fisso di Ricerca sulla Beccaccia nell’isola di Vormsi, in Estonia.
Poiché per oltre un decennio ho avuto l’onere di gestire un Website dedicato “La Beccaccia Scientifica”, nell’occasione del decennale ebbi l’onore di pubblicare il Suo Editoriale che riportiamo integralmente nella Nota che segue.
“La Beccaccia Scientifica” riesumata:
“La Beccaccia scientifica” nacque nel 2008 con l’intento di presentare a tutti gli elementi di base per comprendere la fenologia di Specie ed arricchire via via con note conoscitive e notizie: per oltre un decennio, pur essendo un Website estremamente “di nicchia”, ha avuto 2000-3000 visitatori ogni anno. Dopo oltre un decennio, per prudenziali motivi di sicurezza legati all’età avanzata, decisi di cessare le mie esperienze di “beccacciaio” sul campo e di conseguenza la gestione di “La Beccaccia scientifica”.
Per salvare parte del materiale raccolto trovai ospitalità in “Amici di Scolopax” di Alessandro Tedeschi, in particolare per l’Atlante fotografico della Anatomia della Beccaccia: https://www.scolopax.it/la-beccaccia-scientifica/fisiologia.html
Oggi con l’iniziativa di Vasco Feligetti con un Website aperto “a tutto campo” per tutte le Cacce, Vasco ha offerto la possibilità di riesumare “La Beccaccia scientifica” anche nel contesto della gestione dello spazio “Beccaccia” da parte di “Abisso”, esperto Beccacciaio in piena attività sul campo.
Un ringraziamento particolare va ad Alessandro Tedeschi ed ora a Vasco Feligetti.
Grazie al recupero/riesumazione di alcuni vecchi files di “La Beccaccia scientifica” spero di poter offrire una piena versione del Website: ci vorrà un po’ di tempo ma la Beccaccia merita questo mio sforzo senile.
Per ora rimandiamo il Lettore all’editoriale di Silvio Spanò, esaustivo di quello che è stato.
DECENNALE DEL SITO WEB WWW.LABECCACCIASCIENTIFICA.IT
di Silvio Spanò – 2018
A fine estate 2017 Enrico Cavina mi ha chiesto se fossi disponibile a scrivere un “Editoriale” per celebrare i dieci anni dalla nascita del suo sito (2008-2018), rassegna bibliografica che giornalisticamente non esito a definire strepitosa, ad oggi ineguagliata per l’enormità dei titoli raccolti con contenuti (almeno come abstract) e collegamenti biografici in lingua originale (traducibili con Google: Inglese, Francese, Spagnolo, Greco). Il sito è consultabile inizialmente secondo una decina di capitoli , ciascuno per argomenti singoli, ed è dichiaratamente un contributo conoscitivo, con impostazione sostanzialmente scientifica resa accessibile, della cultura della caccia classica alla beccaccia. Lavoro autogestito e autofinanziato dall’Autore senza alcun interesse economico e associativo, ritenendo opportuno mantenere la massima libertà di opinione.
Da queste poche righe risalta la grande passione di Cavina per l’argomento che deriva dalla lunga consuetudine all’attività venatoria “a tutto tondo”, svolta sotto varie forme e in molti Paesi a partire da un’iniziazione sull’Appennino marchigiano, in quel di Fabriano, dove tuttora risiede, e sulla sua maturazione, evoluzione, con una bellissima curiosità e preparazione “coniugata” (mista) tra entusiasmo e preparazione scientifica. Col nuovo millennio (ma anche prima!)avvicinandosi gli 80 anni, dopo 44 anni di attività quale prof. Ordinario di Chirurgia presso l’Università di Pisa (e oltre 300 pubblicazioni scientifiche) s’è innamorato delle possibilità di studio della migrazioni, del Colombaccio in particolare, sostenuto dallo staff di quel Club che ben segue le vicende migratorie annuali della specie, arrivando a coinvolgerlo nella raccolta dati, sostenuto dalla sua inarrestabile capacità e carisma nel collaborare con le più disparate, ma serie, istituzioni, anche internazionali e di diverse lingue! . In questi ultimi tempi , utilizzando le informazioni via via raccolte, è riuscito a predire i momenti dell’involo di partenza autunnale degli enormi branchi di Colombacci, connettendoli alle variazioni della pressione atmosferica, utilizzando con fervida intuizione scientifica una possibilità di una sua valutazione da parte dell’organo paratimpanico del Vitali (PTO) degli uccelli migratori (Beccaccia compresa), scientificamente ipotizzata dapprima per gli squali fin dal primo decennio del 1900.
Faccio seguire un sintetico “indice” di questa avvio nel 2008, forzatamente sospeso per alcuni mesi nel 2009 per motivi tecnici e tuttavia continuato pervicacemente e con successo per gli otto anni successivi, con una lunghissima appendice, che completa e aggiorna gli argomenti dell’indice (e le novità sono state molte) fino al 2017:
Cap.1 – La caccia (soprattutto molte ricerche ad essa collegate) (35 pagg.)
Cap.2 – Anatomo-fisiologia, soprattutto per particolari correlazione con le migrazioni (capitolo molto didattico e con immagini affascinanti sull’interpretazione di “come” ai migratori potrebbero apparire nella volta celeste le variazioni delle componenti fisiche (es. luce polarizzata, geomagnetismo, componenti astronomiche) (54 pagg.)
Cap.3 – Migrazioni, con una bibliografia assai interessante, con dati sulle riprese di soggetti inanellati, anche in Italia (Castelporziano), con cenni sulla problematica dell’influenza aviaria.(86 pagg)
Cap.4 – Habitat, caratteristiche, fattori limitanti, importanza e studi sui lombrichi, produttività dei suoli anche nel Santuario della Beccaccia di Vormsi (Estonia), elminti parassiti della beccaccia. (45 pagg.)
Cap.5 – Piano europeo per la conservazione della Beccaccia (2006), testo completo (mai attivato!)(18 pagg)
Cap.6 – Tipologie di caccia; problematiche, carnieri, proposte gestionali (46 pagg)
Cap.7 – Inquinamento ambientale; chimico fisico, radioattivo, luminoso, magnetico (60 pagg)
Cap.8 – Ricerca: prime mappe del radiotracciamento satellitare delle beccacce (spiegazioni tecniche e bibliografiche relative a queste nuove applicazioni…a partire dalla Spagna nel 2° lustro degli anni 2000) (54 pagg)
Cap.9- Bibliografia: riprende tutte quelle citate nei testi precedenti, divisi tra cartacei e siti web. Molto ricca, utile e da sfogliare con cura! (74 pagg).
Cap.10- La fiaba : Favolosa vita di una beccaccia scritta da Cavina (60 pagg)
Cap. 11-Presentazione positiva e commento del “Cartello Celano”, molto discusso, ma certamente significativo per chi volesse dare una svolta costruttiva nella gestione della caccia alla beccaccia.
Ho gradito e mi sono sentito onorato della richiesta, ma appena ho aperto il sito ho avuto chiare le difficoltà che avrei dovuto affrontare per fornire un quadro adeguato all’aspettativa, ma ho altresì ritenuto doveroso provarci perché l’enorme lavoro di Cavina, con la sua passione, competenza e impostazione, meritava un commento che ne mettesse in rilievo l’importanza scientifica (sia pure in campo diverso) e l’utilità per eventuali fruitori a vario titolo motivati. Cavina ha più volte ripetuto trattarsi di un sito di “nicchia”, ma io credo –anche se in realtà così è – che possa e debba esser utilizzato da tutti gli interessati culturalmente alla beccaccia.
Dagli ultimi conteggi automatici degli accessi su questo website dal 2010 è rilevabile un interesse costante paria a circa 3600 accessi/anno (tot. oltre 22.000).
Dopo il rapido esame dell’appena illustrato sito originale 2008-09, ci sono stati 6 anni di aggiornamenti, ognuno con una editoriale dell’Autore che risulta molto utile, e lo è stato per me in particolare, per un commento ulteriore: si tratta di articoli-pubblicazioni varie, comunque, meritevoli di menzione, in totale 346 aggiornamenti in serie temporale, ciascuno a partire da un evento, accompagnati da commenti originali e utilissimi (in alcuni solo riportato come indicazione bibliografica)
In questo lasso di tempo sono state pubblicate opere ponderose, fondamentali, approfondite ricerche innovative, tutte in qualche modo utili da ricordare, alcune assolutamente “stupefacenti”.
Voglio sottolineare alcune di quelle che più hanno intrigato ricercatori e appassionati acculturati, anche se , raramente, ne sono derivati elaborati scientifici di spessore, e le novità e l’interesse non hanno sostanzialmente cambiato il corso e le indicazioni della ricerca che comunque langue, con profondo dispiacere di Cavina.
Esempi.
-Applicazione su “vasta” scala del radio-tracking satellitare (che ormai ha superato il centinaio di soggetti così monitorati in Spagna, Gran Bretagna, Francia, Italia), che ha comportato indicazioni importanti (circa le distanze, le vie e la velocità di transito –soprattutto primaverile – tempi e soste, zone di nidificazione, fedeltà ai siti) intaccando alcune certezze derivate dall’inanellamento, tuttavia ancora utilissime ed in espansione per quanto riguarda l’elaborazione quantitativa (Centinaia di migliaia di inanellamenti e decine di migliaia di riprese ad es. per il calcolo della sopravvivenza. Lavori Francesi, Russi, ecc.).
-Studi sensoriali, in particolare su vista, olfatto, magnetosensibilità, sensibilità barometrica , ovviamente con le connessioni/strutture cerebrali relative, nonché con le osservazioni in natura (approfondite e recentissime sul Colombaccio, con apporto di Cavina e Club del Colombaccio, ma anche sulla beccaccia cfr. Martin)
-Ricerche sulla fauna del suolo, metodologie, con particolare riferimento ai lombrichi. (in Francia Duriez e in Estonia Vormsi) e relative ricadute gestionali.
-Tempi di sopravvivenza in caso di digiuno da gelo (Protocollo ondate di gelo) Francia (cfr.Boos)
-Sub-popolazioni geografiche e DNA (anche alcune ricerche italiane-cfr. Università di Genova, Ispra)
-Studio dell’origine geografica in base all’analisi del deuterio nelle piume (Spagna. Francia)
-Monitoraggi alla croule (Russia, UK, Francia) e valutazione del trend nidificanti
-Aggiornamenti sulle diverse specie di beccacce nel mondo, quella americana in particolare.
-Recensioni tempestive delle principali monografie uscite dopo il 2000 e pertanto aggiornatissime (es. Fadat, 2009; Ferrand e Gossmann, 2009; Boidot, 2012; Spanò e Fadat, 2014)
– Recensioni e abstract (o anche testi completi) dei principali Convegni scientifici sulla Beccaccia.
Infine Cavina torna a sottolineare più volte l’importanza dei dati satellitari, per ora descrittivi, sui quali tutti i ricercatori dovrebbero tendere ad unificare un metodo corretto e leggibile per una sintesi organica sullo stato dell’arte: è la nuova frontiera!
Il sito sull’anatomia della beccaccia, ricco di immagini originali, per motivi tecnici con Google è stato inattivato; il materiale fotografico è salvo, ma il nuovo sistema del sito ne impedisce l’articolazione testo-foto. Le dettagliate fotografie dei settori anatomici ed organi, sono comunque disponibili per chiunque volesse accedere, richiedendo a ecavinaster@gmail.com“.
Con sinceri complimenti, ammirazione e simpatia (non dimentico i tuoi scritti di caccia e le tue poesie che adornano il tuo ritratto)… Auguri alla “Beccaccia scientifica” che possa contribuire a trasformare un oggetto di predazione (caccia) in oggetto di meraviglia, studio e conservazione.
Silvio Spanò