Keith HOBSON - grande Scienziato della Migrazione - ci ha lasciato...

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Nei primi giorni di questo Ottobre 2024, Keith ci ha lasciato per sempre. Tutto il mondo scientifico impegnato nello studio delle Migrazioni animali ha perso un grande protagonista della Ricerca. Noi che avevamo avuto privilegio ed onore di poter collaborare umilmente con Lui abbiamo perso un “AMICO”.

Poche settimane fa ci eravamo scambiati alcune Email e Lui mi aveva informato della sua malattia. Mi sento di poter riportare un Suo Testo che testimonia quanto fosse prioritario il Suo impegno di Ricercatore pur di fronte alle consapevoli scadenze del suo male:

 

“Ciao Enrico:

Ho ricevuto la tua e-mail dopo molte settimane di ricovero in ospedale a causa di un cancro allo stadio 4 che ha ormai metastatizzato nei polmoni.

Il mio studente Jackson, che scriverà gli articoli scientifici, si è laureato e si trasferirà a Ottawa per altre opportunità (ma sono sicuro che ce l’ha fatta per questo importante lavoro!).

Quindi, temo che tutto si riduca a te e a lui (a meno che per miracolo non mi riprenda abbastanza). Francamente, probabilmente sei la persona più adatta a elaborare una bozza e noi possiamo aiutarti come autore principale. Mi dispiace per le notizie inquietanti. Dovevo andare in Italia a settembre per far visita a mia sorella, ma ora non è più possibile.

– Keith”

 

Questo Suo senso di delicata partecipazione e responsabilità mi ha commosso e mi trova ora attonito ed ammirato.

Keith ha collaborato e guidato con noi tutto lo svolgimento del c.d. “Progetto Hobson” sulle “Origini “ dei Colombacci migrati in Italia, come sviluppato nelle attività del Club Italiano del Colombaccio. Le Sue preliminari risultanze sono on-line in questo “preliminary report”: https://journal.ilcolombaccio.it/wp-content/uploads/2023/06/CWPI-Research-origins-Executive-Summary-National-Convention-Club-Italiano-Colombaccio-7-3.pdf

Il Suo Allievo Kusack Jackson mi ha confermato: “Nei suoi ultimi giorni, una delle sue più grandi priorità era assicurarsi che tutti i suoi progetti di ricerca continuassero dopo la sua scomparsa.”

Insieme a me di certo partecipano a questo lutto tutti i vecchi amici e collaboratori del Club Italiano del Colombaccio e di www.palombe.it, con deferente rispetto per un grande Studioso.

 

La Sua Università –  Western University di London, Ontario, Canada – così ha dato l’annuncio della Sua scomparsa:

“ Dott. Keith Alan HOBSON: È con profonda tristezza che annunciamo la serena scomparsa a casa, il 2 ottobre 2024, del Dott. Keith Alan Hobson all’età di 70 anni, dopo una breve lotta contro il colangiocarcinoma. Nato il 10 luglio 1954 a Harrow, Inghilterra, da Harold Hobson di Elsecar, Yorkshire, ed Eleanor Violet (nata Blaskett) di Londra, Keith emigrò a Vancouver, BC, con la sua famiglia nel 1966. Gli sopravvivono la sorella minore, Debra Ann Dailey di Wakaw, Saskatchewan. La sorella maggiore, Julie Frances Constantini, risiede a Teramo, Italia, e la sorella di mezzo, Hazel Lilian Hobson, è morta a Kailua, Hawaii. Keith condivideva un profondo legame con la natura, una passione che ha coltivato per tutta la vita. Il 6 giugno 2004 sposò B. Xiomara Mora Alvarez e insieme si dedicarono agli sforzi di conservazione, concentrandosi in particolare sulla conservazione e l’ecologia delle farfalle monarca in Messico. Keith fu una figura pionieristica nell’ecologia degli isotopi, contribuendo alla comprensione delle reti alimentari e della migrazione di insetti, uccelli e mammiferi attraverso un’innovativa analisi degli isotopi. Il suo lavoro si estese su ecosistemi dall’Artico all’Antartico, includendo ogni provincia e territorio del Canada. La sua ricerca rivoluzionaria trasformò radicalmente la nostra conoscenza della migrazione degli animali e dell’ecologia alimentare, influenzando gli sforzi di conservazione in tutto il mondo. Keith conseguì una laurea in fisica presso la Simon Fraser University nel 1977, dove in seguito lavorò per sette anni nel laboratorio di isotopi stabili del Dipartimento di archeologia. Completò il suo M.Sc. presso l’Università del Manitoba nel 1988 e conseguì un dottorato di ricerca presso l’Università del Saskatchewan, dove sbocciò il suo fascino per l’ecologia degli isotopi. In seguito è diventato borsista post-dottorato presso il Freshwater Institute di Winnipeg, Manitoba. Nel 1992, è entrato a far parte di Environment Canada a Saskatoon come Senior Research Scientist. Ha anche lavorato come professore associato presso l’Università del Saskatchewan e, nel 2015, ha assunto il ruolo di professore di biologia presso la Western University di London, Ontario. La sua prolifica carriera ha incluso la pubblicazione di oltre 650 articoli scientifici e la cura di un fondamentale libro di testo sull’uso di isotopi stabili per tracciare gli animali migratori. I contributi del dott. Hobson sono stati riconosciuti con numerosi riconoscimenti, tra cui la sua elezione a membro dell’American Ornithologists’ Union nel 2004, della Royal Society of Canada nel 2013 e dell’International Ornithological Union nel 2018. Il suo instancabile lavoro e la sua attività di tutoraggio hanno toccato innumerevoli studenti, collaboratori e ricercatori, in particolare in America Latina, dove ha condotto ricerche in Messico, Colombia, Argentina e, più di recente, a Cuba. Oltre ai suoi successi professionali, Keith era noto per la sua generosità, umiltà e un acuto senso dell’umorismo. Le sue giocose impressioni di esseri umani e animali, in particolare del suo uccello preferito, il cormorano, portavano gioia a chi lo circondava. La sua eredità vivrà nelle numerose vite che ha toccato e nel campo dell’ecologia, che ha profondamente influenzato. Il dott. Hobson lascia la sua famiglia, gli amici e i colleghi della comunità scientifica mondiale, a tutti i quali mancheranno la sua guida, la sua amicizia e il suo incrollabile impegno per la conservazione. Il mondo ha perso una mente brillante, ma i suoi contributi continueranno a ispirare le future generazioni di scienziati. Invece di fiori, il dott. Hobson ha chiesto a coloro che desideravano onorare la sua memoria di piantare un albero.”

 

Alcuni anni orsono  – nel pieno delle nostre osservazioni ed attività venatorie Citizen Science – nella nostra “posta” di montagna sulla Direttrice appenninica  Marchigiana, piantammo alcuni alberelli di copertura che in un certo senso hanno “vissuto” i dieci anni di “Progetto Hobson”.

In accordo – pur triste e sofferto – con il Suo ultimo desiderio, uno di questi alberelli, il più rigoglioso, lo dedichiamo a Keith con gratitudine ed “amicizia”.

 

-Enrico Cavina

13 Ottobre 2024